COMPRENDERE I MECCANISMI DEL PENSIERO
5ª/10 PARTE “PAURA AL RIFIUTO”
- PAURA AL RIFIUTO
- IL DANNO PSICOLOGICO
- L’EDUCAZIONE EMOZIONALE
- PERCHÉ DIAMO COSÌ TANTA IMPORTANZA ALLA NOSTRA IMMAGINE
- COMPRENDERE I MECCANISMI DEL PENSIERO
- IL PASSO VERSO L’INDIPENDENZA EMOZIONALE
- QUANDO CI RIFIUTANO PERSONE CHE NON CI CONOSCONO
- È IL MOMENTO DI COMINCIARE A VIVERE PIENAMENTE
- COME FAR SPARIRE LA PAURA
- MOSTRA IL TUO VALORE UNICO
La verità è che l’influenza e l’interazione sociale possono condizionare nel determinare l’idea ed opinione che gli altri hanno di noi.
Certamente se ci comportiamo male con qualcuno, non dovremo pensare che questa abbia una buona opinione su di noi.
Pertanto, senza dubbio il comportamento e l’atteggiamento che abbiamo quando interagiamo con un altra persona può determinare l’opinione o il giudizio che ha su di te.
E questo è positivo. Se non ne sei ancora convinto, più avanti capirai perché e finirai per esserlo.
Beh è anche vero che, in generale, l’opinione che ha una persona o collettivo su di te, con cui non hai nessun tipo di interazione, è chiaramente condizionata.
Ed anche se abbiamo qualche tipo di rapporto, la percezione che hanno gli altri su di noi, ugualmente è solitamente deformata, sia perché la conoscenza è insufficiente o troppo superficiale, sia perché la nostra immagine è stata malinterpretata dalle circostanze.
È difficile connettere con qualcuno ed avere il tempo e le circostanze propizie per avere una conoscenza personale, obbiettiva e reale.
A volte le situazioni fanno sì che siano malintesi alcuni comportamenti che possono dare un’immagine sbagliata su di noi.
Per tutto questo è difficile avere una percezione obbiettiva delle persone, anche se credi di conoscerle.
La nostra percezione ed evidentemente anche quella degli altri, di solito è condizionata maggiormente dai nostri stati emotivi interni, caratteriali, oltre che dai nostri pensieri e convinzioni acquisite e consolidate nel tempo.
Queste idee e modi di pensare formano un “filtro” per il quale la percezione dell’altro passa, determinando e mostrando motivazioni personali apparentemente come se fossero razionali ed obbiettive, per le quali hanno un’opinione su di noi.
Opinioni ed immagini che di solito non coincidono con la realtà della persona.
UN NUOVO MODO DI VEDERE LE COSE
Come abbiamo visto, il nostro meccanismo per creare pensieri e convinzioni oltre ad avere una componente acquistata, cioè imparata, è anche molto influenzabile.
Per tanto non può essere considerato una fonte del tutto affidabile, perché come abbiamo detto ha delle vulnerabilità per le quali può essere facilmente condizionato.
Creare un nuovo modo di pensare, più concorde con la realtà e che ci permetta di filtrare le percezioni che riceviamo, è del tutto necessario e molto conveniente per sviluppare la nostra intelligenza emotiva.
Ma per farlo, si deve “disimparare” quello che abbiamo acquistato e predisporre un nuovo modo di vedere le cose e le persone.
L’“HACKERAGGIO” MENTALE
Qui è dove abbiamo attingere alla nostra volontà e fare un sforzo per noi stessi.
Dobbiamo fare, per così dire, un “hackeraggio mentale”.
Fare in modo che spariscano le false credenze, idee e pensieri inutili che ci siamo impiantati nel nostro cervello, pensieri che non sono convenienti per il nostro benessere emozionale e psicologico.
Rifiutare la falsa convinzione che il giudizio altrui è più valido che la considerazione che hai di te stesso. Questo è fondamentale per iniziare a “pulire” la tua mente di pensieri errati e falsi che limitano soltanto la tua indipendenza emotiva.
Il nostro cervello è straordinario, i meccanismi con cui funziona sono complessi ed in un certo senso misteriosi.
Conoscere meglio come funzionano ci permetterà di comprendere perché pensiamo o reagiamo in un certo modo. Ma sopratutto, ci sarà di grande aiuto perché ci faciliterà una via per la risoluzione di quei problemi emozionali che ci provocano ansia, depressione e grande frustrazione.
Ma per potere apprendere di nuovo e sviluppare un’intelligenza emotiva adeguata, è necessario come dicevo, eliminare il nostro vecchio e sbagliato modo di pensare.
Dobbiamo “hackerare” il nostro cervello, bloccando certi meccanismi che ci portano a pensare in un modo sbagliato.
Pensieri erronei che si sono inseriti nel passato e che sono in origine il motivo principale del nostro malessere psicologico.
Nel caso di cui oggi ci occupiamo, è un errore cercare costantemente un’accettazione sociale. Questo comportamento distrugge l’autostima della persona, provocando una falsa idea di fallimento ed emarginazione.
Dobbiamo eliminare questa idea dalla nostra mente.
Dobbiamo tener conto che, per essere felici, non abbiamo bisogno della approvazione di nessuna persona, non abbiamo bisogno di piacere agli altri in nessun modo.
Non è necessario appartenere a nessun gruppo sociale, ne dobbiamo accontentare nessuno, eccetto te stesso.
Non dobbiamo niente a nessuno. Il nostro tempo e la nostra energia ci appartiene.
E non permettere che nessuna opinione altrui ti tolga la dignità che hai per il “semplice” fatto di essere umano ed esistere.
Comunque, è comprensibile che il giudizio negativo su di noi può ferire la nostra autostima, ma dobbiamo opporci a questa idea ed arrivare ad essere indipendenti ai giudizi altrui.
La considerazione di te stesso non deve in nessun modo dipendere dell’approvazione di nessuna persona o collettivo.
L’indipendenza emozionale ti renderà libero da questo condizionamento.
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